14/06/2020 – Escursione sul Monte Cervati

Vetta Monte Cervati – 1899 m

Questo 2020 purtroppo è iniziato con una sorpresa alquanto inaspettata: una pandemia!! Le escursioni si sono fermate, l’Italia si è fermata, ma eravamo tutti pronti per tornare in montagna. Siamo stati costretti a restare in casa per il bene di tutti, lo abbiamo fatto alla meno peggio ed ora siamo pronti a ripartire. Abbiamo superato il lockdown, e siamo pronti per le prossime escursioni.

Il gruppo escursionistico di oggi è formato da me e Silvia, la destinazione è il Monte Cervati. Sono ormai 10 anni circa che manco dal Cervati e non ricordo benissimo i sentieri fatti tanti anni fa con mio fratello, così mi tocca studiare un po’ le carte escursionistiche. Alla fine si parte, destinazione Sanza. Decidiamo di fare una escursione semplice (illusi…) ripercorrendo le varie tappe che si incrociano sulla strada sterrata che sale verso la chiesetta della Madonna della Neve sul Cervati, dalla strada Provinciale 18 Sanza-Rofrano. Il viaggetto è tranquillo fino a Sanza, proseguiamo quindi verso Rofrano e dopo 6 km circa ci immettiamo sulla strada sterrata ben individuabile dall’indicazione “Monte Cervati”. Fin qua sembra andare tutto bene, come ben descritto anche sul precedente racconto da me scritto anni fa. La strada sterrata è in condizioni peggiori di come la ricordavo, ma con la dovuta attenzione raggiungiamo il primo bivio per l’affondatore di Vallivona in località Colle del Pero. Parcheggiata l’auto siamo pronti per iniziare la nostra prima tappa. Il sentiero è molto ben evidente e segnalato. Raggiungiamo in circa 15 minuti la casetta del pastore con le sue caprette ed i suoi tanti cani (un saluto a Zeus). Per fortuna ci sta anche il pastore, anche se i cani sembrano comunque molto tranquilli. Poco dopo troviamo il bivio, in salita verso sinistra, in direzione “Abete Bianco”. Manca poco all’affondatore ma l’Abete Bianco è una delle grandi incompiute della precedente escursione effettuata con mio fratello. All’epoca non era così ben segnalato e non lo abbiamo mai trovato! Ovviamente la tentazione è troppa e così decidiamo di fare “un attimo” questa variazione dell’itinerario. Sul mio GPS non ho questo percorso salvato, ma fortunatamente è interamente ben segnato dai segnavia CAI. Ci incamminiamo così nel bosco alla ricerca del fantastico Abete Bianco. La risalita dura più del previsto, circa 2 ore, ma molto piacevole al coperto nella faggeta. Finalmente però abbiamo raggiunto il nostro, o forse il mio, obiettivo: l’abete bianco!! Dopo 10 anni di attesa finalmente ho trovato il famoso abete bianco, ultracentenario albero di oltre 40 metri. Dopo tutto questo salire siamo quasi giunti in prossimità della Nevera, la seconda tappa della giornata, ma avremmo voluto raggiungere in auto percorrendo la sterrata!! Il sentiero infatti si immette nuovamente sulla sterrata a pochi tornanti dal bivio per la Nevera. Il tempo non è dei migliori e ci fanno compagnia anche due gocce di pioggia. Facciamo una breve sosta, e ci allunghiamo fino alla Nevera. È ancora presente un bel po’ di neve sul fondo ma stavolta abbiamo evitato di portare i limoni per il sorbetto!! Ci possiamo quindi dirigere alla terza tappa della giornata, la Chiesetta della Madonna della Neve. Purtroppo sia la chiesa che la vicina Grotta della Madonna sono chiuse e non ci resta che raggiungere la vetta. Tornare sulla vetta del Cervati è sempre uno spettacolo, peccato per il forte vento che non ci permette di rilassarci beatamente da quassù. In ogni caso la fame si fa sentire e, nonostante il vento, la pausa pranzo non ce la toglie nessuno. Non ci resta che tornare ad inizio sentiero e così, dopo circa 5 ore totali, siamo nuovamente al bivio iniziale. La nostra “piccola deviazione” è finita e possiamo finalmente dirigerci verso l’Affondatore di Vallivona. Muniti di torcia frontale, percorriamo l’imbocco artificiale che conduce all’affondatore, qua lo spettacolo è assicurato. Le sue maestose pareti verticali, la cascatina sulla parete opposta ripagano abbondantemente la lunga camminata di oggi. Possiamo finalmente riposarci e goderci questo spettacolo della natura. La giornata volge al termine, siamo stanchi ma molto soddisfatti da questa bellissima e non così organizzata escursione sul Cervati. Alla prossima…

Questa voce è stata pubblicata in Trekking Salerno e Prov.. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento