L’autunno è forse la stagione più bella per fare una escursione. La natura muta, il tempo cambia, i tanti colori delle foglie, sembra tutto perfetto. In realtà ogni stagione ha qualcosa di bello, ma ora siamo in autunno e quindi ci concentriamo su questa! Come tutti i rispettabili gruppi escursionistici (ovviamente non parlo di questo), anche noi dobbiamo andare a vedere il “foliage” autunnale.. meglio noto come ” ‘e fogl secch”. Sicuramente dire “foliage” fa un effetto completamente diverso.
L’escursione di oggi si concentra sui Monti Picentini, precisamente andiamo a zonzo nei pressi di Località Pitiniti. Il sentiero scelto è il CAI 104, con partenza sulla Strada Regionale 164 delle Croci di Acerno, tra Montella ed Acerno. Per me è un po’ un dolce ritorno alle origini in quanto è una zona molto battuta diversi anni addietro con mio fratello. L’inizio del sentiero è segnalato da un piccolo cartello affisso ad un albero, nei pressi di una rientranza dove poter comodamente parcheggiare l’auto. Raggiungiamo dopo una breve discesa il fiume Calore e quindi risaliamo immersi tra i castagneti. Autunno e castagne è un mix perfetto. La giornata è piuttosto uggiosa, ma questo crea l’atmosfera giusta per il nostro foliage! In circa 30 minuti siamo al vecchio casolare abbandonato Porcino Marinari, e qua non poteva che scendermi una lacrimuccia per l’emozione. Sono passati circa 10 anni dall’ultima volta che ci sono passato ed è sempre là . Come dice il proverbio “errare è umano, perseverare è diabolico” e modestamente io sono molto diabolico! Così come 10 anni addietro, proseguiamo mantenendoci verso sinistra (sbagliando strada!), proseguendo lungo il corso di un torrente. La passeggiata è piacevole, c’è una mezzo sentiero e così ci dimentichiamo completamente del GPS. Ovviamente quando decido di dare uno sguardo alla traccia è già troppo tardi, siamo fuori sentiero! (NON ABBANDONATE MAI I SENTIERI CAI!!). Decidiamo di proseguire ancora un po’ seguendo il corso del torrente fino a giungere ad un impianto di captazione dell’acqua, qua non vi è più alcun sentiero e così decidiamo di fermarci. Il tempo di fare qualche foto e facciamo la felice scoperta di una salamandra pezzata. Dopo tante escursioni finalmente riesco a trovarne una anche io! Terminato un intenso set fotografico, torniamo indietro verso il Porcino Marinari, alla ricerca della traccia corretta. Purtroppo i segnavia CAI non sono molto evidenti, prestate molta attenzione. Anche se alquanto vecchi e sbiaditi, sono presenti comunque lungo tutto il sentiero, pertanto non proseguite se non li vedete per un bel tratto (avete sbagliato strada!!). Il sentiero CAI104 proseguiva verso destra, si attraversa il fiume e si risale verso un piccolo impianto di captazione dell’acqua (dopo pochi metri dal Porcino). Prestate molta attenzione e seguite i segnavia. L’ambiente molto umido ci regala una bella sorpresa: la sagra della Salamandra pezzata! Se in tanti anni non l’ho mai vista, oggi ne vediamo una quantità assurda. Dopo tipo la decima incontrata, oramai iniziamo anche a snobbarle. Il sentiero non presenta tratti molto impegnativi e prosegue con leggeri saliscendi. Superato un grosso albero caduto nel letto del fiume calore (asciutto in quel tratto) il sentiero, più avanti, svolta in salita verso sinistra, ma anche qua i segnavia sono piuttosto poco visibili e così c’è la fase di vagabondaggio in cerca della retta via. GPS alla mano, riusciamo a trovare il sentiero e proseguiamo in salita verso Colla Finestra. Ci rifocilliamo in compagnia di alcune mucche che ci guardano in “cagnesco” (n.d.r. mucchesco, non suona bene), soprattutto mucca capellona. Il tempo non promette bene, e così optiamo per tornare verso l’auto. Anche noi, come tutti i gruppi escursionistici seri, possiamo dire di aver ammirato il Foliage Autunnale. Viva Viva ‘e fogl secch!!! Alla prossima.
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