La
la salita nel canalone ed anche qui il paesaggio è un po’ cambiato rispetto la precedente escursione (ma che fine ha fatto l’albero gigante che mi tese una trappola l’anno scorso?! Maledetto..). Il tempo di proseguire la salita quando noto la faccia di mio fratello felice come un bimbo dinanzi ad un gelato gigante: qua (purtroppo) non c’era alcun gelato gigante ma c’era la neve!! La felicità non era tanto per la neve in sé, dopo i vari trekking innevati ne abbiamo avuta fin sopra ginocchia (non è una metafora), ma la sua felicitÃ
derivava dall’imminente Sorbetto del Vallone atteso da 1 anno. In fondo anche io ero felice, non tanto per il sorbetto che nemmeno mi piace, ma almeno potevo togliermi sto chilo di limoni da dietro lo zaino! Continuiamo a salire un po’ lungo il canalone ghiacciato ma la cosa si fa alquanto “scivolosaâ€, mio fratello può confermarlo, e decidiamo di fermarci per una bella pausa. Mio fratello si gode il suo tanto desiderato Sorbetto del Vallone (che per tradizione assaggio anche io), ed io mi godo il mio tanto desiderato panino! In fondo siamo tutti contenti.. Non completamente appagati dall’escursione, mio fratello medita una via direttissima per raggiungere la vetta
dell’Accellica Nord, ma la cosa più grave è che il GPS è dalla sua parte..sono in netta minoranza! Dopo i primi due tentativi falliti miserevolmente da mio fratello per l’eccessiva pendenza (io ero lì a documentare la miniserie “Il folle ed il Vallone della Neve), torniamo all’acquedotto distrutto e qua la salita è molto più fattibile attraversando il bosco. Ci immergiamo così tra gli alberi, ben guidati dal nostro GPS, però sono già le 17.30 e riesco a far desistere mio fratello da questa ignota impresa. Alla fine l’arcano mistero della direttissima per la vetta non è ancora svelato: per mio fratello si arriva tranquillamente, per il GPS ci sono buone probabilità , io non mi esprimo! Lo scopriremo in una delle prossime escursioni…. Alla prossima!